Natale 2019 – Un’insolita decorazione

Don Pasquale Bellanti

Per rendere visibile lo spazio di accoglienza del Signore Gesù nella sua nascita si è allestita una decorazione intorno e sopra l’altare della celebrazione; avvolgente. I rami di alloro, del giardino della parrocchia, con il loro ridente colore ne costituiscono la materia avviluppandosi all’altare come se si trattasse di un ciborio marmoreo e tuttavia lasciando le linee morbide proprie della natura arricchita da decorazioni dorate.

Da sempre l’uomo si sente soggiogato dall’immensità della volta celeste, la quale induce un sentimento di soggezione davanti all’infinito, di cui l’attribuzione ad essa di un carattere sacro. I sacerdoti delle prime civilizzazioni, quindi, impegnarono la loro attenzione nello scrutare il cielo per scoprirne la struttura, la quale doveva riflettere l’ordine della creazione divina. Questo ordine si poteva cercare sia di giorno sia di notte: nel giorno si manifestava il percorso solare, più legato al mondo terreno, alla scansione luce-oscurità (e pertanto alle stagioni); nella notte si rivelava la struttura dell’universo, della trascendenza.
Guardando la notte ‒ almeno nell’emisfero boreale ‒ si percepiva la rotazione delle stelle, tranne la stella polare, attorno alla quale si compiva la rotazione di tutte le altre. Da questa costatazione sorgevano due conseguenze: la stella polare è il centro per il quale passa l’asse di rotazione della volta celeste; inoltre, questo asse, che l’osservatore vede in coincidenza con il posto nel quale si trova, determina che questo posto è il centro del mondo.

La fondazione del santuario segna ed accompagna il processo di appropriazione progressiva del territorio; oltre all’asse orizzontale di possesso del territorio, esiste anche un asse «verticale», in quanto il santuario apre uno spazio di comunicazione fra uomini e dei, fra terra e cielo.
Il santuario si trova al punto di intersezione fra questi due assi, fra natura e cultura, fra riti e miti, fra tempo storico e tempo fondatore, fra tempo e non tempo.
Questo ruolo nodale spiega perché l’edificazione del tempio è diventata un punto di cristallizzazione di numerosi temi, come, ad esempio, quello dell’axis mundi.

Il rapporto stretto tra uomo, terra, cielo e zone inferiori (tra la vita terrena, la vita celeste o la morte eterna) si materializzava in una cosmografia di carattere simbolico (non rispondente alla geografia), come possiamo osservare nel disegno accanto.

Esso rappresenta la terra, circondata dal mare primordiale; sopra di essa si vede la cupola del firmamento dove girano gli astri. La cupola è forata; da questi fori scende la pioggia benefica e i diluvi.
Sotto la terra si trova il mondo sotterraneo (gli inferi). Al centro si vede l’axis mundi che collega i tre livelli e porta fino a Dio, posto al di sopra dei tre mondi.
Nella interpretazione cristiana l’asse del mondo passa nel punto esatto della presenza dell’altare dove si celebra la sinassi eucaristica. L’orante, o la comunità orante, percepisce la presenza di una azione sanante e salvatrice.
La percezione simbolica del cosmo lega strettamente la percezione religiosa ai due quadranti interpretativi della terra e del cielo; il dominio orizzontale e l’asse verticale.
Si può celebrare l’Eucaristia senza chiesa ma non senza altare! L’altare è al centro: dell’edificio di culto; del mondo. Dall’altare passa l’asse ideale che unisce il centro della terra al Trono celeste di Dio. Il percorso ascensionale è anche discensionale; il cielo scende sulla terra nel dono del Corpo e del Sangue di Cristo, dono che è preceduto dall’offerta dei doni del cosmo terrestre significati nel pane e nel vino. Lo spazio dell’universo si concentra in un assoluto silenzio che rende possibile l’incontro. Dio si può toccare, baciare.


La statuetta del Bambino Gesù davanti all’altare luccicante d’oro è l’esplicazione didattica del Mistero che vi si celebra. Un Bambino, cuore pulsante salvifico della comunità ecclesiale, vera Vita. Egli illumina le oscurità profondità, le ferite laceranti del cuore di ogni uomo quale potenza salvifica e risanatrice.

1 commento su “Natale 2019 – Un’insolita decorazione”

  1. Complimenti ai Padri MSC e Fedeli della Parrocchia S. Cuore di Gesu’ in Prati, per la
    bella decorazione intorno e sopra l’altare della Celebrazione.
    Fraternalmente,
    P. Cabral, mSC

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *